Nel rione San Giacomo a Trieste c’è un luogo di aggregazione davvero unico, ricco di storie e di iniziative, gestito da volontari dell’AMIS, Amici delle iniziative scout.
E così, spinte da una certa curiosità, sabato 8 marzo siamo state a Trieste per la prima giornata di apertura del Museo delle Lavandere ex Lavatoio San Giacomo.
Appena arrivate abbiamo incontrato Fabiano seduto su una sedia all’entrata del lavatoio, intento a leggere il giornale. Sopra l’ingresso una serie di panni stesi al vento. Siamo state accolte da lui, da sua moglie Guia e da altri volontari, tra le quali Marisa che ci offerto un gradito caffè. Il clima che si respirava, in questa giornata ormai primaverile, era davvero sereno e tranquillo. Ci siamo sentite quasi come a casa, anche se eravamo le putele estere :)
Fabiano ci ha spiegato quali sono le attività che propongono sia ai bambini delle scuole che ai vari visitatori e ci ha raccontato come hanno recuperato la storia del lavatoio, come fanno vivere il dialetto triestino durante le rappresentazioni teatrali e molto altro. Ad esempio la gran parte degli oggetti esposti sono stati regalati da singole persone e infatti, a ben guardare, si vedono le etichette con il nome del donatore su molte delle cose esposte. Trovo che questo gesto di dare un piccolo spazio ad ogni contributo sia qualcosa di davvero importante; sottolinea la cura ed il rispetto verso il luogo in sé e verso tutti coloro che vi hanno lasciato qualcosa.
A proposito di oggetti ce ne sono alcuni davvero datati: macina caffè, padelle per la tostatura dei grani di caffè, lanterne a petrolio, lavatrici con centrifuga manuale e poi, di dimensioni maggiori, cucine economiche allestite, vetrinette recuperate che sono anch’esse portatrici di storie. E ancora saponi da bucato, fustini di detersivo (avete presente quelli in cui si trovavano le figurine in plastica negli anni 80?) ecc ecc.
A cosa serve tutto questo? L’idea è quella di collocare l’attività del lavatoio nel giusto periodo storico e va detto che si respira proprio un’aria di altri tempi e di vite vissute ad altri ritmi. Le pareti della struttura sono tappezzate da pannelli esplicativi in cui viene mostrato tutto ciò che concerneva la vita intorno al lavatoio. Non solo. C’è anche una panoramica storica ben documentata del rione San Giovanni e di Trieste. Si può dire che tutto il luogo mostra lo spaccato di un tempo che si ricorda a fatica e che viene tramandato sempre meno, una parte di storia che è importante conoscere per poter capire e apprezzare il presente.
Ma come sono fatti questi lavatoi? Iniziamo con il dire che sono particolari. Sono situati al centro di due tettoie a L e composti da numerose vasche singole in cemento dotate di piani di lavaggio in pietra su cui si trovano tavole in legno che venivano usate per asciugare e strizzare i panni. Sono visibili e integri quasi tutti i ripiani per i saponi e le spazzole e sono alimentati dall’acqua dell’acquedotto Teresiano (di cui viene raccontata la storia da Guia). Ogni vasca è dotata di tappo sferico, in gomma vulcanizzata dell'epoca, attaccato a un lunga catenella. È la prima volta durante il nostro viaggio fra i lavatoi del FVG che vediamo dei tappi di questo tipo.
Durante la nostra visita, interessante e intensa e di cui ci portiamo a casa una saponetta artiginale per il bucato, una primula in vaso e un bel po' di entusiasmo, si è svolta l’inaugurazione della mostra fotografica Donne di in strada, a cura dell’associazione Fotografare Donna Aps.
Il giorno dopo si è esibito il coro Sociale di Trieste… Insomma, sono molti gli eventi culturali e le occasioni di incontro proposte.
Fabiano, Guia e i volontari sono pronti ad accogliere chiunque passi di là e sono dei padroni di casa entusiasti e perfettamente in grado di mettere le persone a proprio agio.
I lavatoi sono sempre stati luoghi di aggregazione; passano gli anni, cambiano le attività ma quello erano e quello sono ancora oggi. L’ex lavatoio San Giacomo ne è l’esempio migliore.
Per non incorrere in delusioni è bene informarsi tramite la pagina Facebook e il sito sugli orari di apertura. Ricordo che è un posto gestito volontari e non è sempre aperto.
Facebook Ex-Lavatoio san Giacomo
Sito web Ex-Lavatoio San Giacomo
Nome
Ex-Lavatoio San Giacomo
Comune
Trieste
Restauro
Conservato
Struttura
2 gruppi di vasche disposte a L in uno spazio chiuso al pubblico poco lontano dal centro di Trieste, visitabile in date predefinite.
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