Percorrendo i saliscendi di Moruzzo siamo andate alla ricerca dell'antico lavatoio che si trova in Borgo Calcina.
In fondo alla via che dà il nome al borgo, lasciando le ultime case alle spalle e oltrepassando un ponticello, ci si ritrova in una zona boschiva. Sul lato destro si scorge uno spiazzo tra gli alberi con tanto di rio, il Rivuàt. Proprio lì è stato costruito il lavatoio che stavamo cercando.
Questo lavatoio si trova lungo il percorso Stringher-Tacoli, tra via Calcina e via Monti, e si trovano testimonianze che denominano il lavatoio prima con un borgo e poi con l'altro.
Il getto continuo di acqua (non potabile) che si immette nel manufatto è proprio quella del rio Rivuàt.
Si tratta di una vasca in cemento divisa in due sezioni, una più piccola dove entra l'acqua che poi scorre tramite canalette in quella più grande, fino a fuoriuscire e tornare nel rio.
I due piani di lavaggio inclinati verso il centro della vasca mostrano sei portasapone (rigorosamente a misura del sapone di marsiglia, come vuole il lavaggio di una volta), tre per piano.
Il circondario del lavatoio dà la sensazione di essere lontano dalle case, quando invece sono a pochissimi passi; complice la boscaglia, anche un po' trascurata, e il suono dell'acqua che scorre costantemente dopo i giorni di pioggia nel rio Rivuàt.
Nome
Lavatoio di Borgo Calcina - Borgo Monti
Comune
Moruzzo
Restauro
No
Struttura
Vasca scoperta divisa in due sezioni, 2 piani di lavaggio e portasapone.
Clicca su - Posizione - per vedere dove si trova
Rio Rivuàt
La sorgente del Rio Rivuàt che alimenta il lavatoio di borgo Calcina fu protagonista degli studi realizzati a inizio 1900 per consentire l'afflusso di acqua potabile nelle case del territorio di Moruzzo: l'Impianto di borgo Calcina e l'Impianto di Molino Zanor. Tutto questo prima della costituzione del Consorzio Acquedotto Friuli Centrale.
Per approfondire: https://www.vivimoruzzo.it/natura/lacquedotto-di-moruzzo/